
Almeno una volta nella vita, tutti hanno sperimentato l’emozione di vedere un film sul grande schermo oppure hanno guardato una serie comodamente da casa attraverso piattaforme di streaming, ma in che modo nasce e si evolve nel tempo il cinema? L’ etimologia della parola cinema deriva dal greco “scrittura del movimento” e il suo significato venne messo in pratica a Parigi nel 1895, quando i fratelli Lumière presentarono al pubblico per la prima volta il cinématographe. Il cinematografo si trattava di un dispositivo che combinava in un unico strumento tre funzioni essenziali: ripresa, sviluppo e proiezione delle immagini in movimento. “La sortie des ouvriers de l’usine” fu il primo cortometraggio registrato e presentato dai fratelli francesi ed è costituito da brevi sequenze in bianco e nero, che raccontano l’uscita di alcuni operai da una fabbrica in chiave documentaristica. Dopo anni di sperimentazione e di evoluzione del linguaggio cinematografico, registi come Georges Méliès, con i suoi effetti speciali innovativi, e David W. Griffith, con il suo montaggio rivoluzionario, costituiscono le basi per il cinema narrativo. Nel 1910, molti studios cinematografici si trasferirono a Hollywood, una zona di Los Angeles, per sfruttare il clima favorevole e la diversità di paesaggi. Questo spostamento fu motivato da un tentativo di limitare la concorrenza e diminuire i costi di produzione. Si consolidò sempre più il prestigio di grandi case di produzione come Paramount, Warner Bros, e Universal, che producevano e distribuivano film a livello mondiale. Una svolta decisiva per lo sviluppo del cinema fu l’introduzione del cinema sonoro con “The Jazz Singer” (1927), che consentì l’ apertura a nuove possibilità espressive e narrative. La crescita di Hollywood continuò durante il periodo d’oro compreso tra il 1930 e il 1950, dove consolidò il suo ruolo come simbolo globale di cultura e industria cinematografica.