Tv, smartphone, videogames, computer sono stimoli che portano bambini e ragazzi a condurre una vita più sedentaria rispetto al passato. Noi ragazzi siamo tutti diversi fisicamente ed emotivamente, ognuno di noi ha le proprie convinzioni e le proprie abilità.
A scuola l’attività fisica è sempre più ridotta o a volte persino assente. Alcuni genitori non comprendono l’importanza di fare sport, perché magari loro stessi non lo hanno mai fatto. Tuttavia, un ruolo fondamentale nella vita di noi giovani viene ricoperto proprio da quest’ultimo, che ci aiuta a crescere non solo fisicamente ma anche emotivamente, psicologicamente e socialmente, insegnandoci il rispetto per gli altri e per le regole, a perdere senza mollare al primo ostacolo che ci troviamo davanti, a lottare per raggiungere i nostri obiettivi facendo dei sacrifici; insomma, ci mostra come è la vita là fuori, forse più di quanto lo faccia la scuola in questo momento, o comunque in maniera diversa, più vicina a noi.
L’attività fisica è sempre connessa positivamente con la salute, il benessere, il miglioramento dell’umore, la bellezza, e la diminuzione dello stress. Tuttavia, diverse ricerche evidenziano come lo sport possa avere aspetti negativi specialmente nei soggetti “vulnerabili”, generando ossessione e dipendenza.
Sono molti gli effetti negativi del sovrallenamento: una compromissione della qualità del sonno e alterazioni dell’umore, essere più stanchi e demotivati; può presentare un significativo calo delle difese immunitarie; una esposizione ad un maggior rischio di infortuni, inoltre troppo sport può causare una disorganizzazione, al punto di trascurare la scuola e gli amici, oltre ad avere anche un impatto negativo a livello morale, per esempio quando si perde una partita.
Questo fenomeno accade principalmente nel tennis perché è uno sport individuale dove il giocatore deve stare concentrato per diverse ore senza parlare con nessuno. Uno dei giocatori a cui è successo è Nick Kyrgios, considerato uno dei talenti più grandi nella storia, il quale aveva paura di deludere gli altri e recentemente ha ammesso che nel 2019 è caduto in un grave periodo di depressione durante il quale ha fatto ricordo ad alcool e droghe e ha avuto persino pensieri suicidi. Ma un giorno del 2021, trovandosi nel letto di un ospedale a Londra con suo padre che piangeva, ha deciso di dire basta e la sua vita ha preso una svolta.
Qualcuno di voi ha sperimentato qualche effetto negativo della disciplina sportiva che pratica?